Difficoltà: EE | 19 | 950 | 950 | 08:00


Informazioni generali


Date dell'escursione: dal 09.06.2024 al 09.06.2024


Caratteristiche tecniche

  • Difficoltà: EE
  • Lunghezza: 19 km
  • Dislivello positivo: 950 m
  • Dislivello negativo: 950 m
  • Tempo di percorrenza (escluse le soste): 08:00
  • Quota minima: 1.470 m
  • Quota massima: 2.130 m
  • Sorgenti:

    Acquafredda
    Spezzavummolo

  • Descrizione del percorso:

    Il percorso, parzialmente ad anello, non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti, tuttavia vi sono tratti piuttosto impegnativi a causa della pendenza; da non sottovalutare anche il dislivello e la lunghezza complessivi del percorso. Per cui è richiesta un’adeguata preparazione fisica.
    Partiremo da Colle Impiso ma, poiché è sempre più difficile trovare posto nel parcheggio sottostante, partiremo più probabilmente un chilometro prima all’incirca, lasciando le macchine su uno spiazzo che si apre a sinistra della strada per Colle Ruggio.
    Colle Impiso, collocato a 1560 m di altitudine, segna il passaggio dalla valle del Mercure a quella del Frido. Prenderemo il sentiero che procede nella faggeta a mezza costa di Serra del Prete, fino a raggiungere il piano di Vacquarro Alto e da lì tagliare per il raccordo con la carrareccia che sale verso i piani del Pollino.
    Il percorso sale da quota 1500 senza bruschi strappi, passando sopra Fonte Rummo (non utilizzabile a causa di un ribassamento naturale della sorgente) e attraverso il Bosco di Chiaromonte, per raggiungere Piano di Toscano a quota 1780, laddove si innesta sul Sentiero Italia.
    Seguiremo il Sentiero Italia per un brevissimo tratto, per poi procedere invece sull’ampio Piano di Pollino (sentiero 923), in uno degli scenari più spettacolari di tutto il Parco, al cospetto delle vette più importanti, passando tra mandrie di bovini e cavalli lasciati liberi a pascolare.
    Massi erratici e colline moreniche testimoniano la presenza un tempo (l’ultima glaciazione, quella di Würm, è termina circa diecimila anni fa) del ghiacciaio del Frido; sui fianchi del Monte Pollino e di Serra Dolcedorme si notano evidenti i circhi glaciali, che precipitano su alti dirupi ghiaiosi. Lungo il percorso, subito dopo Canale di Malevento, si osserva un inghiottitoio, il c.d. Trabucco del Pollino, che rivela in maniera inequivocabile la natura carsica del massiccio, costituito prevalentemente da calcari, formatisi a partire da 200 milioni di anni fa sul fondo dell’oceano primordiale. Volgendo lo sguardo verso Serra delle Ciavole, si osserva invece il flysch (voce svizzera che significa “terreno che scivola”), insieme di argille, marne (rocce argillose più compatte) e arenarie, su cui cammineremo al ritorno. Dal 2015 il Parco Nazionale del Pollino è entrato a far parte della Rete Europea e Globale dei Geoparchi e gran parte del percorso che faremo tocca diversi geositi.
    Procederemo quindi verso il Varco di Pollino (Passo delle Ciavole), posto a 1868 metri di quota, entrando nuovamente nella faggeta. Il sentiero svalica per scendere verso il Piano di Acquafredda, così entrando nel bacino idrografico del Raganello (e in Calabria). Raggiungeremo quindi il Piano di Acquafredda (1800 m), passando accanto alla Sorgente di Acquafredda, spesso a secco. Il Piano di Acquafredda è in realtà un’ampia dolina, anch’essa di origine glaciale, che collega Serra delle Ciavole a Serra Dolcedorme. Ai margini del Piano ammireremo gli “alberi serpente”, faggi dal curioso andamento sinuoso, provocato dal peso della neve che si accumula in inverno sul tronco e li schiaccia.
    Da qui si intravede la cima maestosa ancorché secca di Italus, il pino loricato più longevo con i suoi 1230 anni stimati, individuato nel 2017 da alcuni studiosi quale l’albero più vecchio d’Europa. Dopo una breve pausa utile a riprendere le energie, ci avvieremo senza fretta per il tratto più impegnativo dell’intero percorso, lungo il sentiero 942A, che si inerpica tra pini loricati sul costone meridionale di Serra delle Ciavole, in uno scenario panoramico di ineguagliabile bellezza. Passeremo accanto a Italus (ma senza raggiungerlo, in quanto vegeta in posizione piuttosto impervia). In breve giungeremo ai 2127 metri di quota di Serra delle Ciavole (cima calabrese), in splendida posizione collocata nel cuore del Parco – circondata dalle montagne più elevate del massiccio, l’alta valle del Raganello e la catena montuosa che si arresta sul Mar Jonio a est e l’interno della Basilicata guardando a Nord e a Ovest – dove ci fermeremo per la pausa pranzo.
    Riprenderemo il percorso lungo il crinale per raggiungere la cima lucana delle Ciavole (2130 m). Proseguiremo quindi lungo il sentiero che scende ripidamente lungo il versante occidentale delle Ciavole, fino a raggiungere Piana del Pollino, dove nasce il torrente Frido.
    Prenderemo quindi il sentiero 923 (per un altro breve tratto del SI) che ci riporterà a Piano di Toscano; di lì scenderemo fino a Fonte Rummo. Lì prenderemo a sinistra un sentiero che, procedendo a mezza costa del Monte Pollino, ci porterà alla Sorgente Spezzavummolo. Dopo esserci dissetati alle sue fresche acque e un poco riposati, riprenderemo per il sentiero 901, che ci condurrà a Vacquarro Alto e da lì rifaremo lo stesso percorso dell’andata, fino a tornare alle auto.

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking alte e portare con sé bastoncini telescopici, pile, giacca a vento, mantella antipioggia, cappellino, almeno una borraccia di acqua da 1,5 litri; si suggerisce di lasciare in auto un cambio completo di abito. Pranzo al sacco.

  • Equipaggiamento facoltativo:


Leggere attentanente


  • Note su esclusioni:

    I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari. Si ricorda che è facoltà dei direttori modificare il percorso anche durante l’escursione. In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata.

  • Accettazione del Regolamento:

    Per tutto quanto non specificamente indicato nel presente programma si fa riferimento al Regolamento delle Escursioni della Sottosezione CAI di Matera che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.

Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI € 1,00. La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture. L’iscrizione è riservata ai soli soci.

  • Appuntamento e partenza:

    Domenica 9 giugno alle ore 6.30 in via La Martella, davanti alla Banca BPER.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    All’uscita da Matera, prenderemo la SS 7 e poi la SS.104 Basentana in direzione Metaponto. Quindi lo svincolo per Pisticci per percorrere la SP 176 fino a Craco Peschiera; quindi la SP 103 in direzione Montalbano J. e la SS 598 Fondo Valle d’Agri per un breve tratto, per svoltare a destra lungo la SP 154 e proseguire fino all’immissione nella SS 653 Sinnica in direzione Valsinni. Percorreremo la statale fino allo svincolo per San Severino Lucano, SP 4. Superato San Severino Lucano, sempre lungo la SP 4 per Viggianello, prenderemo lo svincolo a sinistra che “taglia” verso la frazione di Voscari e poi verso Piano Visitone e Colle Impiso.
    Al ritorno, anziché prendere lo svincolo per Tursi, proseguiremo lungo la SS 653 Sinnica, fino alla SS 106 Jonica in direzione Taranto. Allo svincolo per Metaponto, prenderemo la SP 3 in direzione Matera, per immetterci nella SS 7 fino a rientrare in città, via La Martella.

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No