Molti sono gli squilibri presenti sul nostro Pianeta, aggravati con accelerazione crescente da almeno un secolo a questa parte: squilibri ecologici, ambientali, economici, sociali, culturali che incidono pesantemente sulle condizioni, sulla dignità, sulle prospettive e opportunità di vita degli individui, e che rischiano di mettere seriamente in pericolo il futuro stesso della Terra.
Gli allarmi pressanti giunti da più versanti hanno indotto nel 2015 i governi di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite a votare un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità denominato Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’Agenda è costituita da 17 Obiettivi (17 goals) da raggiungere entro il 2030, che prendono in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale ed ecologica – e mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l‘ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.
L’Agenda 2030, avviata dall’inizio del 2016, ha lo scopo di orientare le nazioni del pianeta sulla strada della sostenibilità da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni e racchiude, nei 17 obiettivi comuni, le più gravi emergenze su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico.
In Italia si è costituita, a partire dal febbraio 2016, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030, mobilitando la nazione verso la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ad una più attenta cultura della sostenibilità a tutti i livelli, con accurate analisi dei modelli di produzione e di consumo, la definizione di una strategia italiana mirata al conseguimento degli obiettivi e la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei progressi dell’Italia.
L’Alleanza riunisce attualmente oltre 300 tra le più importanti istituzioni della società civile, associazioni imprenditoriali, sindacali e del Terzo Settore, reti di associazioni impegnate in specifici Obiettivi (salute, benessere economico, educazione, lavoro, qualità dell’ambiente, uguaglianza di genere, ecc.), associazioni di enti territoriali, Università e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione, fondazioni e reti di fondazioni, nazionali e internazionali, attive sui temi dello sviluppo sostenibile.
L’impegno dell’ASviS si concretizza in obiettivi specifici quali:
- sensibilizzare gli operatori pubblici e privati, la pubblica opinione, i media e i singoli cittadini sull’Agenda per lo sviluppo sostenibile, attraverso l’impiego di tutti i mezzi di comunicazione e informazione;
- proporre politiche volte al raggiungimento degli Obiettivi (anche andando oltre l’orizzonte del 2030) ed esprimere opinioni riguardo a possibili interventi legislativi, con particolare riferimento al superamento dei divari esistenti tra le diverse aree del nostro Paese e delle disuguaglianze tra i diversi gruppi socio-economici;
- promuovere e contribuire a realizzare un programma di educazione permanente allo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle giovani generazioni e agli operatori dell’informazione;
- stimolare e accompagnare la trasformazione delle imprese, delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni della società civile nella direzione dello sviluppo sostenibile, promuovendo la ricerca, l’innovazione e la sperimentazione per lo sviluppo sostenibile su scala locale e nazionale, nonché l’adozione di buone pratiche gestionali;
- sviluppare adeguati strumenti di monitoraggio per il conseguimento degli Obiettivi in Italia;
- sviluppare strumenti analitici utili per valutare l’impatto delle politiche economiche, sociali e ambientali a livello nazionale e territoriale, e ridurre al massimo i costi della transizione alla sostenibilità.
Ogni anno ASviS pubblica un “Rapporto”, uno studio analitico per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile in Italia. Il documento, oltre a fornire aggiornamenti sull’impegno della comunità internazionale per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu, sottoscritta dai Governi di 193 Paesi il 25 settembre del 2015, si focalizza sul contesto nazionale, con un’analisi sullo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030 e ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, e un quadro organico di raccomandazioni di policy, da sottoporre ai vertici, per segnalare gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo e influenzare in questo modo le strategie e le attività del Governo.
Con il Rapporto sui Territori, l’ASviS mette annualmente a disposizione dei decisori e del pubblico in generale uno strumento che, attraverso indicatori statistici elementari e compositi, misura e analizza il posizionamento di regioni, province e città metropolitane, delle aree urbane e dei comuni, rispetto ai 17 Obiettivi. Il Rapporto permette di comprendere se e in che misura le diverse aree del Paese si stanno muovendo su un sentiero orientato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, a soli 10 anni dalla scadenza fissata dal piano d’azione delle Nazioni Unite.
Il CAI aderisce ad ASVIS e partecipa con propri rappresentanti ai tavoli di lavoro dedicati ai 17 obbiettivi proposti dall’agenda 2030 con l’impegno che la battaglia per i diritti, la giustizia sociale, il clima, la salvaguardia del Pianeta produca risultati adeguati alla costruzione di un futuro migliore
ASVIS promuove annualmente il Festival dello Sviluppo Sostenibile, giunto quest’anno alla quinta edizione; è la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il Festival è frutto della collaborazione di tutti: i singoli eventi possono essere organizzati da chiunque voglia contribuire a portare l’Italia e il mondo su un sentiero di sviluppo sostenibile; è stato riconosciuto dalle Nazioni unite come un’iniziativa innovativa e un’esperienza unica a livello internazionale. L’edizione 2021 del Festival si terrà dal 28 settembre al 14 ottobre, in presenza e online; le iniziative si svolgeranno su tutto il territorio italiano e in rete.