Monte Rosa, Valsesia ed il mondo Walser

8/15 luglio 2018

Coordinatori

Partenza da Matera sabato 7 luglio ore 23,00
Rientro a Matera DOMENICA 15 LUGLIO in serata
8-15 luglio – RIVA VALDOBBIA presso PIETRE GEMELLE RESORT – 3 APPARTAMENTI

Viaggio con pulmino posti (distanza Matera Alagna: km 1050 circa 11-13 ore)

Il numero massimo dei partecipanti è di 9 persone, con precedenza ai Soci.

Il contributo liberale è di €. 1,00 per i Soci e di €. 10,00 per i non Soci, da versare ai coordinatori; inoltre, i non Soci verseranno € 3,00 al giorno quale quota per copertura assicurativa.

Ipotesi di costo per persona 450 euro (compreso cambusa collettiva, pernottamento e spese di trasporto) escluso pranzi e bevande in rifugi, cabinovie e quanto non previsto.

Programma

Data

Attività

Descrizione

Sentiero

Domenica 8

Festa della baita

Arrivo in Val Sesia ore 12,00 – baita CAI di Grignasco

Lunedì 9

In cima

Monte Mutta 2135

210

Martedì 10

In seggiovia

Via Ferrata – Bocchetta della Pisse

205 – 203

Mercoledì 11

Val D’Otro

Pranzo presso rifugio Zar Senny

203

Giovedì 12

Sotto il monte Rosa

Sentiero della glaciazione, rifugio Pastore

206 – 207

Venerdì 13

Sotto il Tagliaferro

Bocchetta della Moanda – Alpe Campo

209

Sabato 14

Alpe Larecchio

Rifugio Carestia

201

Domenica 15

ritorno

Partenza per Matera

00

Il programma dettagliato della settimana, completo delle schede tecniche, è in fase di preparazione e sarà presentato ai partecipanti in un prossimo incontro in sede.

Le prenotazioni devono essere effettuate, improrogabilmente, entro venerdì 27 aprile, contestualmente, al versamento dell’anticipo di €. 150,00 pro-capite.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai coordinatori:

Le colonie Walser

Le colonie Walser, arroccate sul fondovalle della Valsesia, sono sei, tutte fondate tra il 1100 e il 1300. Alagna, colonizzata nel XIII secolo da genti provenienti da Macugnaga, fu per secoli una comunità agro-pastorale che mantenne la propria identità, le proprie tradizioni e la propria cultura fino allo sviluppo turistico relativamente recente, che ne ha modificato la vocazione. Riva Valdobbia, che anticamente formava con Alagna la comunità di Pietre Gemelle, unisce ancora oggi l’anima pastorale degli alpeggi della Val Vogna, luogo di contatto con la comunità di Gressoney, con la raffinata cultura importata dagli emigrati dalla Francia e dalla Svizzera, che hanno fatto del paese un piccolo gioiello architettonico.

Al culmine della Val d’Egua, Carcoforo, disteso nella la conca omonima, mescola la pastorizia d’alpeggio con un turismo sostenibile, commistione che gli è valsa nel 1991 il premio Villaggio Ideale. In val Semenza Rimasco, disteso morbidamente sulle sponde del lago di nome uguale, conserva intatta la frazione walser della Dorca, e al fondovalle Rima, il comune più alto della Valsesia, a 1417 metri di quota, si arrocca sotto la imponente mole del monte Tagliaferro, silenzioso dedalo di piccole piazze, fontane tranquille e case con le caratteristiche balconate walser.

In Val Mastallone, Rimella porta con se il fascino di un isolamento secolare, che ha avviato un processo di conservazione spontanea ambientale e culturale, consentendo alla lingua ed alle tradizioni religiose più antiche una salvaguardia rara. Le comunità Walser valsesiane fanno parte del progetto di custodia delle minoranze etniche che ha dato vita in ogni comune ad uno sportello linguistico a ad interessanti percorsi ecomuseali che si prefiggono di mantenere viva la cultura materiale Walser.

Monte Rosa

Il Monte Rosa, detto anche Alpi del Monte Rosa o Massiccio del Monte Rosa, (in lingua walser, Gletscher) è, per estensione e importanza, il secondo gruppo montuoso delle Alpi ed il più alto della Svizzera. Si trova nelle Alpi Pennine e si estende su territorio italiano (nei comuni di Alagna Valsesia, Ayas-Champoluc, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Macugnaga e Valtournenche) e svizzero (nei comuni di Saas-Almagell e Zermatt).

Il suo nome, contrariamente a quanto si possa pensare, non deriva dallo splendido color rosa di cui si tingono le cime al tramonto, ma dalla parola “rouja” che in patois (dialetto francofono parlato in Valle d’Aosta) significa ghiacciaio. Il “grande ghiacciaio” in passato era anche noto come “Monboso” come testimonia Leonardo d2a Vinci in un suo scritto.

La Punta Dufour, con i suoi 4.634 metri, è la vetta più alta del massiccio. Il 31 luglio 2005 è stata celebrato il 150° anniversario della prima salita avvenuta il 1 agosto del 1855. Già nel passato gli alti valichi del massiccio furono percorsi dalle popolazioni Walser che nel XIII secolo transitarono per il Colle del Lys per migrare dal Vallese alla Valle del Lys dove crearono i propri insediamenti dando vita ad una nuova comunità che negli anni successivi avrebbe interessato tutte le valli situate intorno al Monte Rosa. La salita alle varie vette del massiccio avvennero nel XIX secolo, partendo generalmente dal versante italiano che si presentava come il versante più agevole.

Dal massiccio del monte Rosa scendono diversi ghiacciai, soggetti a vari studi scientifici e monitoraggi condotti da università impegnate con lo studio del surriscaldamento. In modo particolare il versante svizzero esposto a nord presenta i ghiacciai più imponenti: ghiacciaio del Gorner, del Grenz e del Monte Rosa. Sul versante italiano troviamo il grande ghiacciaio di Verra, del Lys, di Indren, di Bors, di Piode, della Sesia e del Belvedere.

Notizie utili:

  • La riunione pre- escursione si terrà il giorno    alle     presso la sede dell’associazione.
  • I partecipanti sono tenuti ad osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori.
  • L’Associazione e i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero occorrere ai partecipanti all’escursione, prima, durante e dopo la stessa.
  • In caso di maltempo, l’escursione potrà subire variazioni oppure essere rinviata ad altra data.
  • Il percorso potrebbe essere modificato dai coordinatori per sopravvenute esigenze organizzative.
  • Si ottimizzeranno al massimo gli equipaggi delle auto. Resta intesa la partecipazione alla spesa del carburante per chi non mette a disposizione la propria auto, secondo la prassi dell’associazione.

:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::

Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascuna escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.

: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::

– Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione, firmare la liberatoria delle responsabilità nei confronti dei coordinatori e dell’associazione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Conoscere il regolamento ed accettarlo.