Alle Sorgenti del Pollino

Domenica 21 Settembre 2008

Coordinatori:

  • Cosimo Buono,
  • Giovanni Burgi

  • Partenza da Matera: ore 06.30 da Piazza Matteotti
  • Inizio escursione: ore 9.30 da Colle dell’Impiso
  • Durata escursione: circa 8-9 ore (soste comprese)
  • Lunghezza del percorso: km.15 circa
  • Dislivello: m.710 circa Altitudine: minima m.1450 – massima m.1950
  • Difficoltà: EE – è necessario essere allenati ed avvezzi ai sentieri di montagna; il percorso è piuttosto lungo e il dislivello non trascurabile. Non ci sono tratti eccessivamente ripidi, tuttavia per molti tratti il fondo è poco agevole poiché roccioso, irregolare ed in pendenza e nel sentiero che attraversa il bosco tra la Cresta di Madonna di Pollino e Timpone Canocchiello si superano alcuni canaloni con presenza di fango. Pur prediligendo un’andatura che consenta di godere delle bellezze naturali, tuttavia non ci si può permettere di perdere tempo poiché le giornate cominciano ad accorciarsi e il percorso, come innanzi detto, è lungo.
  • Sorgenti per il rifornimento idrico: Pitt’accurc, Rummo, Spezzavummolo
  • Ritorno a Matera con arrivo previsto: ore 21.30 – 22.00
  • Attrezzatura: obbligatorie le scarpe da trekking e vivamente consigliati i bastoncini telescopici. Per l’abbigliamento occorrerà regolarsi a seconda delle condizioni meteorologiche della giornata. Si tenga conto comunque che: occorrerà “alleggerirsi” quando il corpo faticherà in salita e coprirsi invece quando ci si fermerà sui pianori scoperti alle quote più elevate, specie se il cielo sarà nuvoloso e soffierà il vento. In ogni caso: munirsi di giacca a vento leggera, mantellina antipioggia, occhiali da sole e cappellino in caso di giornata soleggiata. Non dimenticare il pranzo al sacco per la pausa pranzo e soprattutto una borraccia o una bottiglia d’acqua. N.B: anche se l’escursione è votata all’incontro con le sorgenti, occorre partire con la borraccia piena perché la prima sorgente la si incontra a quasi metà percorso.
  • Norme di comportamento: i partecipanti dovranno attenersi scrupolosamente alle direttive del responsabile, in merito all’andatura, alla posizione rispetto alla guida ed agli altri escursionisti, al percorso da seguire ed alle soste. Ci troviamo in un’area protetta e sarà richiesto il massimo rispetto dei luoghi attraversati (flora, fauna, fossili) e dell’ambiente naturale in generale ed anche delle persone del posto (pastori, contadini) di cui siamo ospiti, lasciando meno tracce possibili del nostro passaggio (anche i rifiuti biodegradabili dovranno essere riportati a casa).
  • Numero max partecipanti: 25, con precedenza per gli iscritti all’associazione
  • Coordinatori: Giovanni Burgi e Cosimo Buono (tel. 328.8474201 per le prenotazioni)
  • N.B.: per motivi di sicurezza non saranno ammessi all’escursione coloro che non possiedono l’attrezzatura minima indispensabile o che non saranno ritenuti in grado dagli organizzatori di parteciparvi. E’ obbligatoria la prenotazione direttamente con i responsabili dell’escursione. Non saranno tollerati ritardi sull’orario di partenza.
  • Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso programmato o spostare o annullare l’escursione a causa di sopravvenute necessità.
  • Le prenotazioni potranno essere effettuate fino alla concorrenza dei posti disponibili; per i non soci è previsto un contributo di 6 euro.

DESCRIZIONE

Numerose sono le sorgenti che scaturiscono dal massiccio del Pollino, alcune delle quali vengono captate per l’acquedotto. Nonostante il lungo periodo di siccità che ha attraversato praticamente l’intero arco estivo, dalle sorgenti del Pollino continua a sgorgare acqua fresca e pura.

L’escursione si snoda lungo un percorso ad anello che muove nel cuore del massiccio, tra le cime più alte, toccando alcune delle sorgenti più note: Pitt’accurc’, sorgente di Frido, sorgente di Toscano, Fonte Rummo, Spezzavummola. Essa si svolge pressoché interamente all’interno del bacino idrografico della valle del Frido, se si escludono i primi metri iniziali che dalla strada asfaltata porta a Colle dell’Impiso, che segna il passaggio dalla valle del Mercure alla valle del Frido, appunto.

Dopo un’estate praticamente senza pioggia, ancora fino a metà settembre – data del sopralluogo per l’escursione in parola – i piani di Vacquarro presentano un volto desolato a causa del letto completamente asciutto del Frido.

Abbandonata la strada forestale che porta direttamente ai piani di Pollino, si attraversa il secondo piano di Vacquarro, superando i due rami (ridotti a fossati ora che il torrente è in secca) del Frido, per imboccare un sentiero che ha inizio nel bosco di faggi, inerpicandosi lungo un tracciato tortuoso. Raggiunta una “sella” che nasconde alcuni giovani tassi, il sentiero prosegue a destra, sempre in salita, per un breve tratto roccioso allo scoperto.

Quindi si inoltra decisamente nel bosco, composto da giovani faggi, passando tra la Cresta di Madonna di Pollino e Timpone Canocchiello ad un’altitudine che si aggira tra i 1670 e i 1700 metri s.l.m. Si tratta di una mulattiera che attraversa alcuni canaloni, in parte secchi in parte rigati da un rivolo d’acqua. Di tanto in tanto, si vede svettare qualche isolato esemplare di abete bianco.

Dopo aver superato un paio di radure, si giunge infine ad una terza più ampia radura, solcata da un corso d’acqua che scende verso le gole di Iannace. Un vecchio faggio campeggia al centro della radura. Qui il piccolo sentiero si interseca con un sentiero più grande, il quale a destra porta verso la cima del Canocchiello, mentre a sinistra, la direzione che interessa il nostro percorso, scende a Piano Iannace a 1670 metri s.l.m. Siamo sullo spartiacque dei bacini idrografici del Frido e del Sarmento.

La strada forestale proveniente da Acquatremola attraversa Piano Iannace e prosegue in salita verso Pitt’accurc’, dalle cui sorgenti si effettua la captazione per l’acquedotto. Siamo sotto la cresta di Serra di Crispo. Oltre Pitt’accurc’, si prosegue su terreno scoperto e senza percorso obbligato, in uno spazio di confine e d’incontro tra faggi e pini loricati, area tra le più belle in assoluto del Parco, tanto da meritare l’appellativo di “Giardino degli Dei”.

Si raggiunge la quota più elevata dell’escursione, a circa 1950 metri s.l.m., nei pressi della Grande Porta del Pollino, tra la Serretta della Porticella e Serra delle Ciavole. Si sosta al grande pino loricato bruciato nel 1993. Probabilmente sarà il momento migliore, a circa metà percorso, per la pausa pranzo. Il luogo è di grande suggestione e permette allo sguardo di spaziare verso Serra delle Ciavole, Serra Dolcedorme, Monte Pollino e Serra del Prete. Oltre il Sinni, si vede ergersi il Monte Alpi, “isola” aggregata al Parco del Pollino.

Comincia la discesa, sempre allo scoperto e su percorso libero, per arrivare alla Piana del Pollino fino alla Sorgente del Frido, proprio sotto Serra della Ciavole.

Si prosegue lungo il pendio scoperto che scende a Piano Toscano. Si tratta di praterie, piene di asfodeli, caratterizzate da linee morbide solcate da avvallamenti e piccole fratture. E’ il c.d. flysch (formatosi da depositi marini di argille ed arenarie), piuttosto incoerente e quindi facilmente soggetto a fenomeni franosi. La presenza di argilla favorisce la formazione di stagni nelle depressioni.

Prima di giungere a Piano Toscano, sul fondo di un avvallamento che incide i pendii erbosi, si giunge alla Sorgente Toscano o Sorgente dei Tre Faggi.

Dopo aver superato le collinette moreniche di Piano Toscano, si imbocca la strada forestale che penetra nel bosco di Chiaromonte fino ad arrivare ad una piccola radura. Dalla radura un sentierino scende fino alla Fontana di Rummo.

Sul lato opposto, invece, procede lo stretto sentiero che porta verso l’ultima delle sorgenti di questo trekking: Spezzavummola.

* * *

Ogni escursione porta sempre piccole grandi sorprese ed emozioni che ripagano ampiamente i sacrifici e la fatica sopportati. Il 12 settembre 2008, durante il sopralluogo di preparazione del presente trekking, abbiamo(Donato, zio Giovanni e Cosimo) incontrato: Mario, autostoppista occasionale di San Severino Lucano; un gheppio ed un corvo imperiale (probabilmente); i versi melodiosi degli abitanti alati del bosco (a noi) sconosciuti; un ramarro, che spaventato si è presto rifugiato sotto un ginepro emisferico; un giovane ranocchio alla ricerca disperata di una qualsiasi pozza d’acqua; un faggio divelto che sbarrava un canalone e tuttavia dalle fronde ancora verdi; Pietro, pastore rumeno a cavallo che si riforniva d’acqua a Pitt’accurc’; una mandria sparsa di splendidi cavalli semibradi che pascolavano sulla Piana del Pollino; un branco di almeno una mezza dozzina di cinghiali che scendendo ha attraversato il sentiero a monte di Fonte Rummo. Aspetto con fiducia di sapere che cosa ci porterà il trekking del 21 settembre, dedicato alla ricerca delle acque delle sorgenti e all’ascolto.

Si ringraziano Donato Casamassima per la collaborazione alla preparazione dell’escursione e Adriano Castelmezzano per le preziose informazioni fornite sul percorso.

NOTE: Per motivi di sicurezza non saranno ammessi all’escursione coloro che non possiedono l’attrezzatura minima indispensabile o che non saranno ritenuti in grado dagli organizzatori di parteciparvi. E’ obbligatoria la prenotazione direttamente con i responsabili dell’escursione, inoltre, vista la lunghezza del percorso in relazione alle ore di luce, non saranno tollerati ritardi sull’orario di partenza. Vivamente sconsigliata la partecipazione a chi soffre di vertigini.

Altre informazioni :

Contributo 6 euro per i non associati
Le prenotazioni potranno essere effettuate telefonicamente o per email entro il (data riunione). Le prenotazioni dopo tale data, saranno accolte con riserva.
Se le prenotazioni superano il numero di 25, si darà la precedenza ai soci dell’associazione e si terrà conto del giorno di prenotazione.
L’incontro pre-escursione si terrà venerdì 19 Settembre presso la sede in via D’Alessio 21.
•    Nel caso di maltempo, l’escursione potrà essere rinviata in altra data.
•    Per la particolarità del percorso, sono obbligatorie le scarpe da trekking
I partecipanti sono tenuti ad osservare le indicazioni fornite dai coordinatori e ad osservare il regolamento specificato di seguito.
La associazione ed i coordinatori sono esonerati da ogni responsabilità circa eventuali incidenti che potrebbero accadere durante lo svolgimento della escursione. Provvedere prima della partenza ad effettuare il rifornimento alla propria auto.

:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::

Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascun’escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.

:: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::

– Partecipare possibilmente alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Essere a conoscenza del presente regolamento ed accettarlo