TREKKING SULLA NEVE: i Veloci, i Lenti, la fatica, la baita…..

Di Donato Casamassima 

Appuntamento alle 6.45 a Piazza Matteotti per la II^ escursione del nostro calendario, dopo la bella passeggiata di domenica 20 gennaio a Montescaglioso.

Siamo in tanti, Marilisa è arrivata da Bari, altri si aggiungeranno,ci sono volti nuovi e per alcuni è la prima volta sulla neve.Si parte dopo aver ottimizzato il numero delle auto, solita fermata sulla Sinnica per il caffè, nel frattempo ci hanno raggiunto Adriano Sofo da Potenza,Giovanni Luisi e Maria Vittoria, da Putignano ,due veterani di Falco Naumanni.

Si riparte e alle 9,30, dopo qualche difficoltà dovuta al ghiaccio su alcuni tornanti,siamo a Colle Dell’ Impiso, qualche problema per il parcheggio. Finalmente alle 10,00 si parte tutti insieme lungo la strada forestale che scende verso i piani Vaquarro per il trekking “bianco” come suggerisce Cosimo, guardando la neve che ci circonda.La giornata è splendida, si sente il “ rumore” o ”suono” della neve sotto gli scarponi, il tepore del sole ci accompagnerà per tutto il percorso nella faggeta priva di foglie.Man mano che si scende si intravede il torrente Frida semi ghiacciato, il paesaggio innevato,ricorda a Stephan gli inverni vissuti in Canada, il Pollino un po’ in ombra sulla destra, maestoso,coperto di neve e ghiaccio.E’ uno “spettacolo” della natura che abbiamo visto tante volte, ma l’emozione che si prova è sempre forte.Siamo davanti al Frida, il nostro Rubicone.Quelli che lo varcheranno continueranno con Stephan e formeranno il gruppo V (veloce) , gli altri saranno nel gruppo L (lento) con Donato.

Carlo, Vincenzo, Antonio Panetta, Emanuele, Gabriella, Gino, Giovanni Lacertosa, Giovanni Lo- giudice, Adriano Sofo, Vito, Marilisa, Paolo, Pippo, Aldo, Santino, Eustachio Ambrosecchia e Nicola saltano il “fosso”, pardon, il torrente. Antonio Di Marzio, Francesco Lillo, Cosimo, Rosa, Massimo, Pino, Francesco Giannotta, Dino, Antonello, il torrente non lo saltano. Eustachio Schiuma o per gli amici “ De Niro “ che avrebbe partecipato volentieri con i V si “ sacrifica “ e continua con quelli del gruppo L. La decisione di saltare il torrente ha comportato 2 separazioni familiari “ consensuali “.Franco e Giovanni Luisi tra i V , Margherita e M.Vittoria tra gli L. Si riparte, gli L in salita, i V ancora in piano, poi anche per loro il resto del percorso fino a Piano Toscano e oltre, sarà tutto in salita.

Si prosegue lentamente, silenziosi, sulla destra , un cavallo solitario bruca la poca erba che in qualche punto affiora tra la neve, qualcuno è a corto di fiato, ci fermiamo frequentemente, siamo o non siamo il gruppo dei Lenti ? Intanto chiedo notizie con il walkie-talkie a Stephan sul suo gruppo, lui telegraficamente, come sempre, “tutto ok”.

Incrociamo quattro carissimi amici di Policoro, in particolare con Antonio e Vito , esperti conoscitori del Pollino, ho fatto tante escursioni negli anni ‘80. La sorgente Spezzavummole, quasi ghiacciata, si presenta all’improvviso, breve sosta e via per l’ultimo strappo fino al Colle Gaudolino. A maggio scorso, diretti al Patriarca sul Pollinello, era uno spettacolo ricoperto di ranuncoli gialli oggi si replica con la neve. Alle 12.45 siamo finalmente alla baita in legno opera di un gruppo di volontari di Morano Calabro, il cui promotore, Carmelo Aita in questi giorni non sta bene, gli facciamo davvero tantissimi auguri di pronta guarigione.Alla baita troviamo un piccolo gruppo di Morano Calabro di sci-escursionisti, il camino è acceso, Francesco tira fuori dallo zaino la salsiccia, Pino il caciocavallo, Eustachio il vino…. Alle 14,00 vediamo in lontananza le avanguardie del gruppo V che si avvicinano lentamente. Arrivano alla spicciolata, si legge in viso la loro fatica, il punto più critico è stata la salita denominata ” spezzagambe” prima di Piano Toscano, è dura anche senza neve….

L’interno della baita è affollato, intorno al fuoco si vivono dei momenti bellissimi di convivialità e allegria,la salsiccia arrosto, il vino, i dolci ed il vov fatti in casa da M.Vittoria, la verdeca di Francesco, ormai la fatica è un ricordo….Il tempo passa, occorre ripartire. Con qualche rimpianto, dopo la pulizia ed il riordino della baita, alle 15,05 si va tutti insieme per il ritorno, il percorso è in discesa. Una fermata per la foto di gruppo con lo sfondo del Pollino, qualcuno intona dei canti di montagna….. L’ultimo tratto è uno stretto sentiero in leggera salita.

Alle 16,30 siamo alle auto,dopo i saluti si riparte.Domani è un altro giorno, forse sarà bello, sarà brutto, sarà monotono. Oggi credo che per tutti i partecipanti è stato un giorno eccezionale, per la neve,per il sole, per la compagnia, per le emozioni, per la fatica……

Grazie a tutti per la collaborazione e….. alla prossima.