Difficoltà: E | 15 | 600 | 600 | 07:00


Informazioni generali


Date dell'escursione: dal 22.09.2024 al 22.09.2024


Caratteristiche tecniche

  • Difficoltà: E
  • Lunghezza: 15 km
  • Dislivello positivo: 600 m
  • Dislivello negativo: 600 m
  • Tempo di percorrenza: 07:00
  • Quota minima: m
  • Quota massima: m
  • Sorgenti:

    alla partenza presso la sorgente Acquafredda ed alla Catusa

  • Descrizione del percorso:

    nizieremo il nostro Trekking dal rifugio Acquafredda a 1060 metri d’altezza. Di fronte il rifugio potremo
    riempire le nostre borracce da una fresca sorgente. Il nostro cammino inizierà su una comoda carrareccia
    che dopo circa un chilometro diventerà sentiero . Dopo circa 2.5 km giungeremo a Timpa di Pietrasasso. Dal
    sito Pollino.it: “…La Geologia
    L’area del Massiccio del Pollino, che comprende Timpa delle Murge, Timpa di Pietrasasso e Monte
    Tumbarino rappresenta una unicità geologica nell’Appennino centro-meridionale. Le particolari rocce scure,
    che si differenziano anche morfologicamente rispetto a quelle circostanti (spiccano nel paesaggio grazie
    anche alla loro minore erodibilità), sono chiamate, dalla letteratura geologica classica, Ofioliti (dal greco
    òphis=serpente + Lìthos=pietra, per il tipico colore verde scuro lucido). Il termine è poi divenuto più ampio,
    comprendendo in effetti tutte le rocce risalenti a uno stesso ambiente genetico, quello del fondo oceanico,
    che, come si può osservare proprio in quest’area, hanno colori differenti e vivaci, tendenti al rosso ruggine.
    Attualmente gli stessi materiali si ritrovano al di sotto dei grandi oceani e, più vicino a noi, nel Tirreno (nei
    pressi dell’arco vulcanico delle isole Eolie), dove si sta formando crosta oceanica, genericamente più sottile
    e di composizione diversa (più basica) di quella che si ritrova al di sotto dei continenti.
    Le più affascinanti, in questa sequenza di rocce, sono sicuramente le Pillow Lavas, un termine che in inglese
    significa lave a cuscino, la cui forma rotondeggiante è una testimonianza del rapido raffreddamento
    avvenuto in corrispondenza della loro fuoriuscita da fessure sul fondo oceanico. La veloce solidificazione
    del magma fuso ha prodotto sulla superficie dei pillows delle zone con struttura vetrosa, amorfa
    (disordinata, non cristallina) e tipicamente “raggiata” verso l’interno, caratteristiche forse più difficili da
    osservare a occhio nudo.
    Appare dunque chiara a questo punto l’interpretazione che è stata data per la genesi delle rocce che
    affiorano in questa zona: dei lembi dell’originaria Tetide giurassica, cioè un oceano che si è aperto circa 180
    milioni di anni fa dove adesso c’è il Mediterraneo. Questi frammenti sono poi stati risollevati e trasportati
    dagli stessi movimenti tettonici che hanno portato alla formazione dell’Appennino.”
    Dopo esserci soffermati a Timpa di Pietrasasso cercando di immaginare il paesaggio circostante come si
    presentava ai tempi del Giurassico, proseguiremo sempre su sentiero e carrareccia fino a giungere dopo
    circa Km. 3.3 alla sorgente Catusa, una delle più belle di tutto il massiccio del Pollino ,incastonata tra
    quattro faggi secolari, che ci farà dissetare con acqua purissima e freschissima. Davanti la sorgente
    consumeremo il nostro panino e potremo rilassarci al fresco nel prato prospiciente ,dopodichèriprenderemo il nostro cammino e dopo circa 700 m. faremo una deviazione di circa un km. per ammirare
    gli ofioliti di Timpa delle Murge di cui sopra; successivamente dopo altri circa 6 km sempre di sentiero e
    carrareccia , dopo essere ripassati nuovamente da Timpa di Pietrasasso, proseguiremo per il belvedere
    Tumbarino, e torneremo al rifugio Acquafredda dopo una impegnativa discesa su sterrato con gradini che
    richiederà una certa attenzione da parte dei partecipanti. Per chi vuole approfondire ancora di più:
    https://www.terralab.eu/blog/item/4-le-rocce-di-suite-ofiolitica-al-confine-calabro-lucano-appenino-
    meridionale.html

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking alte e portare con sé bastoncini telescopici, pile, giacca a vento, mantella antipioggia, cappellino, crema di protezione solare, almeno una borraccia di acqua da un litro; si suggerisce di lasciare in auto un cambio completo di abito. Pranzo al sacco.

  • Equipaggiamento facoltativo:


Leggere attentanente


  • Note su esclusioni:

    I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari. Si ricorda che è facoltà dei direttori modificare il percorso anche durante l’escursione. In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata.

  • Accettazione del Regolamento:

    Per tutto quanto non specificamente indicato nel presente programma si fa riferimento al Regolamento delle Escursioni della Sottosezione CAI di Matera che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.

Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI €1,00, non soci €10,00. La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento ore 6.50 presso lo slargo della discesa di via Timmari (discesa pompieri). Partenza ore 7.00
    Inizio escursione circa alle ore 9.00

  • Come raggiungere la località di partenza:

    Percorreremo la SS.7 fino al bivio per Metaponto poi proseguiremo sulla SS.106 Jonica in direzione Reggio –
    Calabria fino al bivio per la SS.653 (Sinnica) dove proseguiremo fino al bivio della val Sarmento per
    prendere la SS.742 e proseguire per San Costantino Albanese, dopodichè prendere la Sp. 107 che ci porterà
    direttamente al rifugio Acquafredda

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No