Monte Pollino 6 giugno 2010: la tristezza e la gioia

Domenica 6 giugno l’obiettivo della nostra escursione é la cima, dal versante S-O del monte Pollino che con i suoi 2248 mt. oltre a dare il nome al parco nazionale, è un po’ il simbolo di tutte le montagne lucane. I coordinatori sono Donato e Angelo.

Siamo in 37, tanti per una escursione non difficile ma abbastanza impegnativa. Sul Pollino il TFN manca da luglio 2005, i partecipanti furono 21, i superstiti di quel gruppo presenti anche oggi sono Donato, Cosimo, Stephan, Pippo, Massimo, Eustachio.

All’inizio dell’escursione è stato ricordato con un minuto di raccoglimento Antonio Guanti scomparso recentemente a causa di un incidente stradale, socio di TFN e compagno carissimo di tante escursioni.L’ultima a cui abbiamo partecipato insieme è stata quella del 9 maggio alle Gole di Iannace e Serra di Crispo, lui ha scritto, per il nostro sito, un bel diario su quella giornata. Una strofa di una bella canzone di montagna “il Signore delle cime”, dice :…su nel Paradiso lascialo andare per le tue montagne…lo ricorderemo cosi , in giro con la sua armonica….

La tristezza è stata un po’ mitigata dalla gioia dei presenti per la partecipazione all’escursione di Ludovica Frangione, di soli 16 anni, neo iscritta all’associazione con il numero 100 e di Antonio Bubbico di anni 34 con la tessera 99. Una bella notizia è stata la comunicazione ai partecipanti dell’inaugurazione, nel mese di settembre, della nuova sede nel centro storico della nostra città.

Finalmente si parte, da colle dell’Impiso sul sentiero che porta alla forestale per Piano Gaudolino. La prima sosta presso la sorgente “spezzavummola”, nel gruppo la famiglia Perrone al completo con i tre figli, Luca, Sofia e Alessandro piccoli di età, ma quasi sempre presenti alle nostre escursioni e bravi a raggiungere tutti i 2000 del massiccio. Al Piano Gaudolino comincia la salita verso la cresta S-O, sono circa 250 m di dislivello su 800 m di lunghezza. Si sale in fila indiana su uno stretto sentiero molto accidentato e scoperto nell’ultimo tratto, incontriamo la prima neve sporca di terra e, quasi alla fine, i primi pini loricati, alcuni secchi, di struggente bellezza. Il ricordo va ad un lontano 1° novembre ’93, la mia prima volta su quel sentiero, già innevato…

Sulla cresta lo spettacolo della dolina del Pollinello ed il paesaggio circostante ci ha ricompensato per la fatica e il sudore della salita…Ci dividiamo in 2 sottogruppi: il più numeroso insieme ai coordinatori Donato ed Angelo prosegue verso la cima del Pollino su terreno pietroso di origine carsica e privo di vegetazione, l’altro con Cosimo, prosegue verso il bosco del Pollinello alla “scoperta” del Patriarca, il pino loricato più longevo del massiccio.

La marcia del gruppo “Pollino” è tutta in salita, senza un sentiero tracciato, e quindi più difficile. La stanchezza, il sudore, la meta lontana…Tutto il gruppo dei 25 giunge in cima , Luca, Alessandro, Sofia , Ludovica, Antonio sono tra i primi insieme agli “anziani”…Lo spettacolo dalla cima quando il sole spazza via la nebbia, l’emozione di essere a 2248 mt., la bellezza della dolina ricoperta di neve, la presenza contemporanea in cima di elementi naturali quali il freddo, le nuvole, il vento, la neve, la nebbia, il sole..

La foto di gruppo, il breve pranzo al sacco e poi via in discesa, sullo stesso percorso dell’andata, verso la cresta …Qui sono ad attenderci il gruppo “Patriarca”, ci ricompattiamo, e iniziamo la discesa verso il Piano Gaudolino. Alla baita , salutiamo un nutrito gruppo di Policoro insieme a Damiano, assaggiamo l’ottima ciambella che ha preparato Francesca ed il nocino rigorosamente casalingo di Eustachio. Lasciamo la baita e proseguiamo verso le auto. All’inizio dell’ultimo sentiero ci accoglie finalmente un caldo sole: una nuova sosta, di fronte “sua maestà” il Pollino… Ripartiamo nel quasi buio della faggeta.

Alle auto le deliziose ciliegie di Vittoria e Giovanni.. I saluti e la partenza.

Alla prossima.

Donato Casamassima