Parco Regionale Chiese Rupestri del Materano: Contrade dell’Ofra e S.Angelo

Domenica 10 marzo  2019

‘Festina lente’ (affrettati lentamente)

Direttori d’escursione

  • Marinunzia Catucci (tel. 320-0960536)
  • Mariella Rota (tel. 338-5256886)

Iscrizione

I responsabili saranno in sede dalle ore 20.00 alle 21.00 di venerdì 8 marzo per fornire ogni ulteriore chiarimento e prendere le adesioni. I non soci all’atto dell’iscrizione, dovranno compilare e consegnare agli accompagnatori il Modulo di Consenso al trattamento dei propri dati ai sensi dell’art. 23 del Dlgs 196/2003; Il modulo e la relativa informativa sono scaricabili dal sito della Sezione al link: http://www.caipotenza.it/documenti-eregolamenti/iscrizioni

Quota di partecipazione

Soci CAI: € 1,00 – Non soci: € 10,00. (quote base, modificare se presenti altre spese.)

Per i non soci la quota comprende l’assicurazione.

Appuntamento e partenza

Appuntamento ore 8.00 nella piazza della Visitazione, antistante la Stazione centrale. Partenza ore 8.15

Come raggiungere la località di partenza dell’escursione

Partendo da Matera Centro direzione Matera Sud fino ad Agna le Piane. Parcheggio auto in Piazza delle Costellazioni.

Caratteristiche tecniche dell’escursione

Lunghezza                    12-13 km

Dislivello in salita        300-350 m

Dislivello in discesa     300-350 m

Tempo percorrenza   5,00-6,00 h (comprese le soste)

Difficoltà                      T/E (Turistica/Escursionistica)

Il percorso presenta qualche difficoltà tecnica e tratti esposti.

Non sono presenti fontane e sorgenti di acqua.

Descrizione del percorso

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  • Partendo da Piazza delle Costellazioni percorreremo un primo tratto asfaltato da cui seguiremo un sentiero sterrato che ci condurrà dapprima a San Nicola all’Ofra e poi a San Michele all’Ofra, sito rupestre (purtroppo soggetto a crolli) tra i più significativi e visitati del territorio materano.

Notizie

Per la presenza di un buon numero di anfratti e grotte di origine erosiva il sito ha favorito, fin dai tempi preistorici, la presenza dell’uomo e come per altri complessi rupestri, anche il sito in questione ha svolto diverse funzioni. Dopo essere stato un ambiente monastico, presumibilmente fino al XVIII sec, il complesso e’ stato adibito ad ovile. I pastori, per ripararsi dalle intemperie e per scongiurare il rischio di fuga degli animali, vi hanno apportato diverse modifiche ancora oggi conservate, come la costruzione di un muro a secco all’esterno verso il torrente Gravina. Nella parte alta, prima di percorrere la scalinata, è possibile notare i solchi che i contadini e i pastori hanno scavato nella roccia per convogliare l’acqua nelle cisterne. Proprio una cisterna è il primo ambiente che si presenta sulla destra, all’esterno, ampliata in seguito dai pastori con l’anno 1912. Nel primo livello è possibile notare le pareti di colore scuro, dovuto all’accensione dei fuochi, ed una cisterna. Scendendo al secondo livello del complesso, per mezzo di una scalinata scavata nella calcarenite, si trova la cappella che da il nome all’agglomerato rupestre, denominato San Nicola all’Ofra. Nella cappella gli elementi di rilievo sono collocati sulla parete di sinistra con due archi a tutto sesto. Nel primo si trovano i resti di un affresco raffigurante una madonna con bambino tra due santi con l’anno 1839, nel secondo un piccolo altare.

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  • Ritornando sulla strada sterrata raggiungeremo la Grotta dei Pipistrelli.

Notizie

La Grotta dei Pipistrelli, sito di importanza storica ed archeologica per i numerosi ritrovamenti appartenenti alle diverse epoche storiche, dal paleolitico fino al medioevo, e custoditi presso il museo Ridola, rappresenta un complesso sistema di due grotte che si trova in una zona ricca di altri antri adibiti a ricovero degli armenti dei pastori. Nel Medioevo la grotta venne utilizzata come chiesa rupestre dedicata a San Michele.

  • Proseguendo in direzione contrada Lamaquacchiola, attraverso un sentiero sterrato tra la vegetazione, visiteremo le numerose grotte presenti lungo il percorso. A seguire, un altro sentiero a ridosso della gravina, ci condurrà al caprile di Focile, dove termina la nostra escursione.

Notizie

Il caprile di Focile è una struttura interamente scavata nella roccia dove un tempo trovavano ricovero i pastori con le loro greggi di capre e vi si lavorava il latte.

Questa escursione è caratterizzata da numerosi punti panoramici, il cui paesaggio a strapiombo sulle gole della gravina risulta particolarmente suggestivo soprattutto per gli aspetti naturalistici e ambientali che rendono l’area assolutamente incontaminata.

Equipaggiamento necessario

I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking.

Si raccomanda di portare nello zaino: maglione o pile, giacca a vento, mantella antipioggia, almeno una borraccia di acqua da un litro, pranzo a sacco.

Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.

I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari.

Si ricorda che è facoltà dei direttori d’escursione modificare il percorso anche durante l’escursione.

In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata.

NOTE

Per tutto quanto non specificamente indicato nel presente programma si fa riferimento al Regolamento delle Escursioni della Sottosezione CAI di Matera che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.

Obblighi dei partecipanti

Partecipare alla riunione di pre-escursione.

Essere puntuali all’appuntamento.

Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento e attrezzatura adeguata all’escursione.

Attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dai responsabili.

Non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati.

Collaborare per la migliore riuscita dell’escursione.

Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura presentarsi al raduno già forniti di carburante.