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Anzi- dall’Aia delle Donne all’Inferno

10 settembre 2017

Coordinatori:

  • Donato Giorgio,
  • Francesco Sarli 
  • Giusi Petrone ( cell.:347 8537139; mail: petronegiusi@gmail.com)     

 Orario di partenza:  7.30
Località di partenza: Piazza Matteotti  con mezzo proprio
Orario di rientro: 17.30 circa
Difficoltà: TE ( turistico-escursionistica)
Lunghezza del percorso: 9 km (circa 5 ore di cammino)
Dislivello:  complessivo mt 500 (percorso in graduale discesa)
Tipo di percorso: sterrato, pietraia
Sorgenti: assenti
Abbigliamento: munirsi di scarpe da trekking. Sono vivamente consigliati occhiali da sole e cappello, inoltre si consiglia abbigliamento adeguato alla stagione e alle condizioni climatiche.

Numero di partecipanti: 30 persone
Pranzo: a sacco e all’ombra

L’escursione, prevista per il 24 cm, è stata anticipata. Il 24 si svolgerà l’escursione “In canto e in cammino”


DESCRIZIONE DEL PERCORSO

L’escursione si svolge nel territorio di Anzi nell’area del Camastra, nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese.

Il punto di partenza del nostro percorso è dall’Aia delle Donne.

Al di sotto della Masseria dei Mandorli, imbocchiamo un comodo tratturo che si snoda tra seminativi. Giallo e marrone i colori prevalenti, in netto contrasto con il verde dei monti circostanti. Siamo infatti nel cuore della Basilicata dove si mostrano ai nostri occhi le Piccole Dolomiti Lucane, il Caperrino, La Lata, il Monte Verriciello, il Monte di Viggiano, il Volturino, Pierfaone, Serranetta e Tempa Alta. Di fronte a noi Anzi.

Lungo il tratturo troviamo diverse masserie, in alcune delle quali si trovano sorgenti ed abbeveratoi per gli animali. E’ questo un tratto scoperto, privo di vegetazione ma assai suggestivo che rievoca i dipinti dei macchiaioli.

Poi, d’un tratto, scorgiamo un piccolo laghetto, noto come il Lago Di Giuseppe dove trovano ospitalità il germano reale, la marzaiola e la gallinella d’acqua.

Poco più avanti è presente una suggestiva roccia, che gli anzesi chiamano Arm Fischio del Pastore.

Il paesaggio qui comincia a mutare, la macchia mediterranea è la cifra del luogo: una vegetazione selvaggia ricca di rovi, rosa canina, ginestre, elicrisi, finocchietti selvatici, prugnoli, cardi.

Numerose le tracce lasciate dai cinghiali e dagli istrici che popolano l’intera area.

Inoltre in una vecchia masseria troviamo un pozzo interamente scavato nella roccia.

Imbocchiamo quindi un sentiero su pietraia e cominciamo a sentire il suono dell’acqua, segno inequivocabile che siamo nelle vicinanze del Vallone Inferno. Sebbene la portata dell’acqua sia scarsissima a causa della siccità, il Vallone Inferno nel quale è già confluito più a monte il Vallone della Mandra, resta sempre suggestivo con i suoi grandi massi di pietre e la sua vegetazione fitta e selvaggia.

Il paesaggio qui cambia nuovamente, troviamo quindi: pini, cipressi, pioppi, saliconi, roverelle.

Giungiamo poi al Ponte Brancato, al di sotto del più noto Ponte dei Piccioni –costruiti nell’era fascista.

Dopo aver “guadato” l’Inferno, raggiungiamo il Lago Ponte Fontanelle, più noto come diga Camastra.

L’invaso è entrato a pieno regime nel 1970 e fornisce l’acqua a un vasto territorio che va da Potenza a tutto il suo circondario.

Ed è proprio qui che ha termine la nostra passeggiata di fine estate.

 

Anzi

Dalla diga Camastra si intravede, in lontananza, Anzi- piccolo centro del potentino che sorge sullo sperone roccioso del Monte Siri a 1067 slm.

Anxia è il nome romano dell’abitato così come attesta la Tabula Peutingeriana, incerto invece il toponimo più antico –Einca-  riportato su una pietra con iscrizione osca.

Sito abitato sin dall’età del Ferro, in successione dagli Enotri, poi dai Lucani e dai Romani, roccaforte infine dei Longobardi e dei Normanni.

Con i Greci divenne noto per la produzione di ceramiche, come testimoniano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nelle campagne di scavo effettuatesi sin dalla fine del ‘700 e tuttora custoditi e conservati perlopiù presso il Museo Archeologico di Napoli e altri musei del mondo tra i quali il British Museum di Londra, l’Ermitage di San Pietroburgo.

Grazie alla attività di scavo, ad Anzi nacque una nuova professione- lo scavista. A tal proposito, gli scavisti anzesi, assai abili nel ritrovare le tracce del passato, erano molto noti e nell’800 furono protagonisti di numerose campagne di scavo effettuate su scala regionale e non solo.

Il rapporto tra Anzi e l’archeologia sembra non essere mai cessato come dimostrano le importanti campagne di scavo degli anni ’80 e quelle previste nell’imminente futuro. Infatti l’archeologa fiorentina, Maria Chiara Monaco ha dato nuova linfa agli studi su Anzi e l’ultimo ritrovamento, trattasi probabilmente di una cinta muraria ciclopica, portata alla luce solo pochi mesi fa, induce tutti a seguire questo affascinante filone e a proseguire nel lavoro di scavo.

Altri tesori di Anzi sono degni di attenzione: la Chiesa romanica di Santa Lucia, la Chiesa di Santa Maria, dove si conserva un ciclo di affreschi del Todisco, la Chiesa barocca di Sant’Antonio e le numerose altre disseminate e nel centro e fuori dall’abitato, in particolare la chiesetta di San Donato, sita nella frazione del paese stesso.

Fungono da attrattori del posto: il presepe poliscenico, il planetario e l’osservatorio astronomico.

 Tra le feste popolari merita di essere menzionata il tradizionale falò di ginestre, infatti il 12 giugno, alla vigilia di Sant’ Antonio, si ripete annualmente quello che è considerato uno dei più complessi sistemi rituali presenti nella tradizione popolare lucana, che si esplicita con il rituale della guglia e dell’attraversamento dei fuochi. E’ questa una festa molto sentita e partecipata dagli anzesi di ogni età.

Altra peculiarità è rappresentata dai Canti della Notte del Sabato Santo. Dopo la messa, musicisti e cantori si riuniscono intorno al falò acceso davanti alla Chiesa e danno inizio ai Canti delle Uova. L’organetto è lo strumento musicale che accompagna i cantori che animano le vie del paese. Chi riceve questa sorta di serenata è chiamato ad aprire le porte della propria casa, a qualunque ora della notte e ad offrire prodotti tipici pasquali, in primo luogo le uova.

 E’ questo un invito a tornare ad Anzi in tutte stagioni dell’anno.

Notizie utili:

  • La riunione pre-escursione si terrà venerdì 8 settembre 2017 alle 20:30 presso la sede dell’associazione.
  • I partecipanti sono tenuti ad osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori.
  • L’Associazione e i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero accadere ai partecipanti all’escursione, prima, durante e dopo la stessa.
  • In caso di maltempo, l’escursione potrà subire variazioni oppure essere rinviata ad altra data.
  • Il percorso potrebbe essere modificato dai coordinatori per sopravvenute esigenze organizzative.
  • Si ottimizzeranno al massimo gli equipaggi delle auto. Resta intesa la partecipazione alla spesa del carburante per chi non mette a disposizione la propria auto, secondo la prassi dell’associazione.

 

:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::


Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionati cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascuna escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.

: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::


– Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Conoscere il regolamento ed accettarlo.