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Parco del Cilento 17-18 Giugno 2017

Punta degli Infreschi e Affondatore di Vallivona

Responsabile:

  • Michele Colonna 329 7954639
  • Gabriella Plati 340 7002483;

Escursione 17 giugno: da Marina di Camerota a Porto Infreschi

  • Durata escursione: 4 ore (, escluso soste).
  • Lunghezza del percorso: circa 6 Km (solo andata).
  • Dislivello: circa 170 mt, saliscendi.
  • Difficoltà : T-E ( turistica – mediamente impegnativa )
  • Per il ritorno si prevede il rientro in barca

Escursione 18 giugno:  L’affondatore di Vallivona

  • Durata del percorso: 7 ore (compreso soste)
  • Lunghezza del percorso: 16 Km (andata e ritorno).
  • Dislivello: 600 m.
  • Difficoltà: E (mediamente impegnativa)

Escursione Turistica  18.giugno (vedi in seguito)

PROGRAMMA  DI MASSIMA

 Sabato 17 /6/2017

  • Ore 6.30 – Partenza da Matera (p.zza Matteotti) con autobus
  • Ore 11.30 – Arrivo previsto a Marina di Camerota. Inizio escursione con pranzo a sacco
  • Ore 17,00 – Fine escursione e raggiungimento dell’hotel a Marina di Camerota. Sistemazione logistica negli alloggi.
  • Ore 20.30 – Cena in albergo e pernottamento

Domenica 18/6/2017 (Escursionisti)

  • Ore 7.30 – Colazione.
  • Ore 8,30 – Partenza con l’autobus per raggiungere il luogo di inizio escursione con pranzo a sacco
  • Ore 9:45 – Partenza escursione
  • Ore 17:00 – Fine escursione e partenza per Matera
  • Ore 21.30 – Arrivo previsto a Matera.

Domenica 18/6/2017 (Turisti)

  • Ore 7.30 8,00 colazione
  • Relax sulla spiaggia nello stabilimento balneare convenzionato con l’albergo oppure giornata libera
  • ore 13.00 pranzo
  • ore 15.30 rientro con autobus per raggiungere il gruppo “escursionisti”
  • ore 17.00 partenza per Matera
  • ore 21.30 Arrivo previsto a Matera

Ci sarebbe una seconda opzione per i” turisti” da verificare il giorno in cui si raccoglieranno le adesioni :

I” turisti” e gli “escursionisti,”  specialmente in caso di maltempo,potrebbero partire tutti  insieme con l’autobus, con il quale dopo aver accompagnato gli escursionisti alla localita’ di partenza dell’escursione, proseguire fino a Padula per una visita alla famosa certosa di Padula.

Per ulteriori informazioni contattare i responsabili dell’escursione:

N.B. l’iscrizione alla escursione segue queste regole: Si da’ la priorita’ agli iscritti alla associazione, una volta esauriti, nella lista delle prenotazioni, i soci iscritti che dovranno dare conferma entro il giorno27/04/17, si accetteranno le prenotazioni dei non iscritti.

COSTI STIMATI (DA CONFERMARE) € 62,00 circa a persona + autobus (Prezzo variabile per l’autobus calcolando una partecipazione di 50 persone si ipotizzano € 18,00 a persona)

la quota comprende :

1 Pernottamento in Hotel 3 stelle :Hotel  Delfino a Marina di Camerota  in camera doppia  o tripla,

cena e prima colazione,  pranzo a sacco per il giorno 18/06, compenso guide,  noleggio barca a Punta Infreschi

Inoltre è compreso anche il contributo liberale di1€ per i soci. Per i non soci invece è previsto un ulteriore costo di €6  come quota per l’associazione e 3€ giornalieri per l’assicurazione)

.

Notizie utili

Il numero max dei partecipanti nei 2 giorni sarà di 50, nelle prenotazioni si darà la precedenza agli iscritti all’associazione. L’associazione ed i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e incidenti che si dovessero verificare prima, durante e dopo le escursioni. L’incontro  per la raccolta delle adesioni e per l’acconto si terrà giovedi’ 27 Aprile 2017 nella sede alle 20.00, è indispensabile la partecipazione dei partecipanti per tutte le informazioni dettagliate sul programma e l’itinerario

Le adesioni, insieme alle quota di acconto di € 70,00 devono pervenire, pena l’esclusione, entro e non oltre 27 Aprile presso la sede.

NOTE: Per motivi di sicurezza non saranno ammessi all’escursione coloro che non possiedono l’attrezzatura minima indispensabile o che non saranno ritenuti in grado dagli organizzatori di parteciparvi. E’ obbligatoria la prenotazione direttamente con i responsabili dell’escursione, inoltre, vista la lunghezza del percorso in relazione alle ore di luce, non saranno tollerati ritardi sull’orario di partenza. Sconsigliata la partecipazione a chi soffre di vertigini.

:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::

Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascun’escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.

:: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::

– Partecipare possibilmente alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Essere a conoscenza del presente regolamento ed accettarlo

DESCRIZIONE DEI PERCORSI

17 giugno 2017

DA MARINA DI CAMEROTA A PORTO INFRESCHI

(tratto costiero del Sentiero del Mediterraneo E12)

Descrizione:

Il percorso prende origine in sinistra nei pressi della grotta di Lentiscelle, che ha ospitato in passato un battello (il leon de Caprera) con il quale si compirono traversate oceaniche alla fine del 1800. Il sentiero si immerge nella macchia mediterranea nel primo tratto e dopo aver utilizzato un breve tratto di strada asfaltata, si imbocca una pista sterrata che porta verso la Cala del Pozzallo. Superato il piccolo vallone asciutto, dopo una breve salita si arriva a Cala Bianca, dominata dalla torre di guardia costiera. Superato un altro vallone a tempo, il sentiero si inerpica protetto dalla fresca ombra della macchia mediterranea e degli olivi. Arrivati sul poggio inizia la discesa che porta al porto naturale degli Infreschi. Tratto caratterizzante della piccola baia è la presenza di acque dolci che si sversano a mare e la folta colonia di Primula palinuri, un endemismo assurto a simbolo del PNCVD. Sulla baia la piccola cappella di San Lazzaro, tutt’oggi meta votiva. Il rientro può avvenire in barca a Marina di Camerota se concordato, oppure utilizzando lo stesso sentiero.

Punti di interesse e di valenza ambientale:
Monte di Luna, Cala Pozzallo, Cala Bianca, Porto Infreschi.

Informazioni tecniche del sentiero:

  • Tipologia di percorso: Andata e ritorno
  • Segnavia: BIANCO ROSSO (FIE)
  • Punto di partenza e arrivo: Spiaggia Lentiscelle (cimitero di Marina di Camerota)
  • Distanza: 6 km (A/R)
  • Il ritorno sara’ effettuato con la barca
  • Dislivello: + 0 – 170 mt
  • Durata: 4 ore + soste
  • Disponibilità acqua: In paese alla partenza
  • Livello di difficoltà: E – Escursionistico
  • Nota sul livello di difficoltà: Sentiero in gran parte scoperto, in estate evitare le ore più calde e proteggersi dal sole

Altre informazioni utili:

scheda tratta da www.gettrek.it Antonio Ullo

AFFONDATORE DI VALLIVONA

Itinerario: Ponte Inferno – Affondatore di Vallivona;

Luogo di ritrovo: Sanza, loc. Ponte Inferno;

Orario appuntamento: ore 09:45;

Note tecniche sul percorso

Durata: intera giornata;

Difficoltà: EE;

Dislivello: circa 520 mt (dal punto di partenza all’Affondatore; se il ritorno avviene sul sentiero che passa per Colle del Pero bisogna aggiungere ulteriori 150 mt. di dislivello);
Lunghezza: 16 km;

Pranzo a sacco a cura dei partecipanti;

Dotarsi di acqua a sufficienza (assenza di sorgenti lungo il percorso);

Necessarie scarpe da escursionismo, indumenti adatti per proteggersi dal freddo e da eventuale pioggia;
Inoltre, per poter entrare nell’Affondatore attraverso il tunnel, bisogna munirsi di stivali di gomma e di una torcia. Si raccomanda, infine, di portare nello zaino calze e indumenti di ricambio (soprattutto nella stagione invernale o durante periodi di pioggia intensa);

Descrizione

Il percorso prende origine al fontanile, posto nei pressi di Ponte Inferno, a quota 550 mt. Si prosegue lungo una carrareccia che costeggia il Fiume Bussento, per circa 1 km; successivamente, il percorso si inerpica immergendosi in un bosco di Carpino Nero. Dopo circa un’ora e mezza, la salita concede una sosta e il tratto di sentiero in piano consente di girare lo sguardo verso le pareti rocciose strapiombanti sull’alveo del Bussento. Nella parte centrale del percorso si osservano, oltre alle tante latifoglie, anche rade piante di Tasso (Taxus baccata). Si giunge così alle sorgenti del Bussento che scaturiscono dall’interno di una grotta, chiusa da opere realizzate per consentire la captazione di parte delle acque sorgive che alimentano un acquedotto. La salita prosegue utilizzando prima un sentiero e poi una carrareccia ben disegnata. La strada termina all’imbocco di una galleria (q. 1070 slm), lunga circa 500 mt, che si percorre con l’ausilio delle torce elettriche e di stivali di gomma. Una volta all’interno dell’inghiottitoio, si ha la percezione della sua grandezza, della sua forma ellittica, dell’alta valenza naturalistica legata al complesso ecosistema che lo caratterizza. La grigia roccia calcarea è stata scavata dal torrente che raccoglie le acque dell’intera vallata di Vallivona e che hanno generato una modesta ma interessante cascata.

Scheda tratta da www.gettrek.it autore: Carmela Greco

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL

Sentiero DA MARINA DI CAMEROTA A PORTO INFRESCHI (tratto costiero del Sentiero del Mediterraneo E12) Descrizione: Il sentiero che si disloca lungo la ZPS è un susseguirsi di ambienti mediterranei, calette incastonate in baie naturali, torri, grotte e soprattutto ad ogni salita lungo i rilievi collinari corrisponde una suggestiva discesa che conduce agli arenili dai fondali di cristallina limpidezza del Pozzallo, di Cala Bianca ed infine di P.to Infreschi spiagge elette nel 2013, “spiaggia più bella d’Italia”, concorso web di Legambiente. Il percorso prende origine lungo la costa ad est della spiaggia di Lentiscelle, a sinistra della grotta dove è stato ospitato una riproduzione de il Leone di Caprera una goletta di 9 metri di lunghezza, famosa per aver compiuto una straordinaria impresa navigatoria: la traversata atlantica dall’Uruguay all’Italia nel 1880, un vero primato della marineria, per una imbarcazione di quelle dimensioni. Il sentiero si immerge dapprima nella macchia mediterranea di erica e lecci e, dopo un breve tratto di strada asfaltata, che conduce alla contrada “Lentiscella”, si imbocca verso destra una pista sterrata che tra oliveti e vigneti porta verso “Monte di Luna” e da qui si riscende verso una prima incantevole spiaggia in una baia circoscritta da promontori rocciosi ricchi di macchia mediterranea, denominata la spiaggia del Pozzallo dove c’è un piccolo ristoro. Alle spalle della spiaggia si possono scorgere i resti di una antica “Calcara” fornace costruita in pietra a secco destinata alla produzione della calce. Le pietre da cuocere erano posizionate a partire dal fondo: poi si costruiva una volta a secco che delimitava la “camera di combustione” per l’alimentazione del fuoco. Si procedeva quindi al riempimento della calcara, le pietre sommitali erano ricoperte con una “cappa” di argilla. La fornace era accesa dalla bocca inferiore e mantenuta costantemente alimentata. Dopo una settimana di fuoco continuo ad oltre 900 gradi di temperatura, si era giunti al termine del ciclo di cottura e la roccia calcarea (carbonato di calcio) perdendo anidride carbonica si trasformava in calce viva (ossido di calcio). Le pietre di calce viva conservate in contenitori o sacchi chiusi, venivano trasportati via mare al Porto di Marina di Camerota. Per utilizzare la calce, era necessario procedere al cosiddetto spegnimento in acqua. Il rapporto tra il peso delle pietre di calce viva e il quantitativo di acqua, determina la formazione di polvere o di grassello di calce. La polvere era utilizzata in agricoltura come antiparassitario e disinfestante, il grassello per le applicazioni in edilizia. Superata la spiaggia del Pozzallo, si riprende il sentiero lungo l’impluvio e dopo una breve salita, all’ombra di lecci, si giunge a una radura dove si possono ammirare i resti di una vecchia aia, un tempo utilizzata per macinare il grano con i muli, da qui il grano macinato veniva poi trasportato via mare; superata l’aia, in un’insenatura piuttosto nascosta è inserita Cala Bianca. Meravigliosa spiaggia incastonata in uno degli angoli più suggestivi della Costa di Camerota. Una Perla nel cuore di una delle più famose aree Marine Protette d’Italia, ovvero quella degli Infreschi e della Masseta. Il nome Cala Bianca deriva dal colore abbagliante dei ciottoli misti a sabbia di questa spiaggia, circondata da un contesto selvaggio, incontaminato e naturale, lambita da un mare cristallino, solitamente di colore celeste. Sul promontorio che abbraccia la Cala c’è la Torre di Cala Bianca, mentre nel fondale sfocia una fonte di acqua dolce ghiacciata chiamata S. Caterina che confluisce in mare. Nel 2013, è stata eletta la “spiaggia più bella d’Italia”. Ripreso il sentiero lungo il vallone ci si inerpica protetti dalla fresca ombra della macchia mediterranea e degli olivi. Arrivati sul poggio inizia la discesa che conduce al porto naturale degli Infreschi meraviglioso angolo di paradiso eletto anch’esso spiaggia più bella d’Italia nel 2014. La Punta degli Infreschi, una delle baie più famose del Cilento e riserva naturale marina protetta è infatti uno degli ultimi lembi ancora intatti e disabitati della costa tirrenica meridionale, la meglio preservata dall’impatto antropico. La zona è la più varia e interessante dal punto di vista naturalistico perché ricca di posidonieti, falesie con coralligeno e grotte e cavità: le grotte, sia sottomarine che affioranti sulla superficie dell’acqua, costituiscono anche dei siti archeologici rilevanti in quanto in molte di esse sono state trovate tracce di uomini preistorici, uno dei quali è stato proprio catalogato come “homo camerotensis”. Tratto distintivo della piccola baia è la presenza di una grotta dalla quale fuoriesce acqua dolce e freddissima che si sversa a mare, dal quale prende il nome l’intera baia “Infreschi” infatti in questa zona fino alla metà del ‘900 era attiva una tonnara e i pescatori utilizzavano la grotta per lasciarvi il pescato che si manteneva ben fresco. In epoca romana il suo nome era Anphorisca perché lì era cavata l’argilla per la fabbricazione di manufatti, la cui produzione è ancora rinomata . Divenne Anfresca ,nel XVII secolo sulle carte nautiche, Infreschi ,oggi. Lungo le pendici a destra dello sperone roccioso che cinge questo porto naturale, vi è una folta colonia di Primula palinuri un endemismo assurto a simbolo del PNCVD. Sulla baia la piccola cappella di San Lazzaro, tutt’oggi meta votiva. In una piccola grotta è attivo in estate un punto ristoro. Ecco, in questo scenario mozzafiato termina la nostra escursione…

Il rientro può avvenire utilizzando lo stesso sentiero oppure in barca fino al porto di Marina di Camerota quest’ultima soluzione vi permettere di esplorare altri meravigliosi e suggestivi paesaggi che può offrirvi la costa dell’Area Marina Protetta di “Porto Infreschi e della Masseta”. Prima della partenza si può concordare il rientro in barca direttamente contattando le diverse cooperative di barcaioli poste sul porto di Marina di Camerota