La Piramide Verde: Escursione a Monte La Spina

19 Giugno 2011

Itinerario a cura di

  • Alessandra Antodaro
  • Adriano Castelmezzano

  • Lunghezza percorso: Km.10.
  • Dislivello: 732 in salita, 732 in discesa.
  • Durata: 8 ore circa.
  • Tipologia percorso: strada asfaltata (brevissimo tratto iniziale) strada forestale, sentiero e tracce di sentiero (percorso di andata e ritorno lungo il medesimo tragitto e non ad anello).
  • Difficoltà: EE (escursionisti esperti). L’itinerario non presenta particolari difficoltà tecniche ma si svolge prevalentemente su tracce di sentiero e terreno a tratti impervio e con dislivello significativo. In alcune zone il percorso è invaso dalla vegetazione, da rami e rocce che rendono insidioso e non agevole il cammino.
  • Sorgenti: fontana subito dopo la partenza.
  • Cartografia I.G.M.: Foglio 210 II SE Lauria.
  • Punti appoggio: nessuno. • Partenza: località “Lago della Rotonda” nei pressi del vivaio forestale (alt. 920 mt. s.l.m.).
  • Arrivo: cima di Monte La Spina (alt.1.652 mt. s.l.m.).
  • Territorio comunale: Lauria (Potenza).
  • Segnaletica: nessuna segnaletica ufficiale (recenti segni di vernice rossa sul sentiero…..).
  • Sosta pranzo: cima di Monte La Spina.
  • Misure di protezione: una parte del percorso rientra nei confini del parco nazionale del Pollino. Il Monte La Spina e il vicino Monte Zaccana fanno anche parte di un sito d’importanza comunitaria (S.I.C.) esteso per 1.041 ettari nei territori di Lauria e Castelluccio superiore.
  • Fauna: lupo, cinghiale, picchio nero, picchio rosso minore, astore, cincia mora, luì verde, rampichino alpestre, corvo imperiale, nibbio reale, salamandra pezzata, salamandrina dagli occhiali e tritone italico.
  • Flora e vegetazione: faggio, acero montano, acero di Lobel, acero d’Ungheria, sorbo montano, sorbo degli uccellatori, maggiociondolo alpino, ginepro comune, pino loricato, agrifoglio, achillea lucana, campanula del pollino, sassifraga porosa, senecio di Tenore. Tra le orchidee le bellissime e rare ophrys insectifera ed epipactis atrorubens. • Partenza da Matera: ore 7.00 da Piazza Matteotti. (appuntamento ore 6.45).

Descrizione del percorso:

L’escursione prenderà il via dal vivaio regionale del lago della Rotonda a 920 mt. slm., seguendo la strada quasi pianeggiante che passa accanto ad alcune masserie. Poco dopo aver oltrepassato la fonte sulla nostra sinistra, inizierà il tratto sterrato in salita che ci condurrà inizialmente verso pascoli rocciosi e campi coltivati, radi boschi di ontani e successivamente al vero e proprio bosco di faggi, seguendo la pista abbastanza evidente che man mano si trasformerà in un sentiero, poco visibile a causa dello scarso utilizzo attuale. Già da subito grandi faggi ci faranno compagnia, mentre ogni tanto alcuni squarci nel bosco ci permetteranno di intravedere ancora per poco la cima del monte Pisco, mentre il sentiero inizierà a compiere strette svolte sempre mantenendo il fosso alla nostra sinistra, tra un ambiente selvaggio e roccioso, faggi di grande mole e un sottobosco tipico delle faggete dove ogni tanto appare ancora qualche ontano isolato o a piccoli gruppi. Continuando la salita si attraverserà il fosso tramite un comodo sentiero, ritrovandoci in un bellissimo tratto di bosco con faggi a più tronchi, segno evidente di antiche pratiche forestali, ancora pochi minuti ancora e si uscirà dalla faggeta in corrispondenza di un panoramico punto di veduta, con la visuale del monte la Spina e del sottostante bosco Boianco nel quale spuntano piccoli gruppi di pini loricati. Alla nostra destra la cima del castello Starsìa mentre sotto di noi si aprono profondi e singolari burroni di bianchissima roccia calcarea (quota 1.312 mt. slm.). Lasciato il belvedere, prenderemo il sentiero che corre tra il limite del bosco e i profondi calanchi, seguendo un breve crinale scoperto e roccioso che quasi subito lascerà nuovamente il posto alla faggeta; sarà questo uno dei tratti più duri e impegnativi della giornata a causa delle forti pendenze e della mancanza di un vero e proprio sentiero, ma arrivati al di sotto di una grande roccia, saremo quasi giunti al punto di attacco della cresta che ci condurrà verso la cima, attraverso il selvaggio ambiente naturale del bosco Boianco. Una volta sul crinale, faremo una piccola deviazione per salire su una cima scoperta e rocciosa, tra giovani pini loricati, pulvini di scabiosa e fantastici panorami di ripidissimi versanti ricoperti di faggete, pini, pareti rocciose e panorami lontani (quota 1.467 mt. slm.). Lasciata questa vetta scoperta, rientreremo nel bosco, seguendo il sentiero di cresta che alterni tratti lungo la parte più alta a bellissimi passaggi a mezza costa all’interno della faggeta tra alberi monumentali, dalle cortecce lisce e dalle forme più incredibili, alcuni morti ma ancora in piedi e ricoperti di funghi lignicoli, sicuro rifugio per una grande varietà di piante ed animali. Il sentiero, molto stretto, a volte supera tratti ripidi e rocciosi che si alternano ad altri meno impegnativi in cui si potrà ammirare la natura quasi primitiva di queste foreste. Oltrepassata una radura dove d’estate fiorisce l’epilobio, supereremo un piccolo avvallamento, luogo di sosta e riposo per i cinghiali, per immergerci in un ultimo ma affascinante tratto di bosco, con piante stramature o morte in piedi dove sono evidenti i segni dei fori del raro picchio nero, il picide più grande d’Europa, solo recentemente segnalato per il monte La Spina. In questa zona non è raro trovare segni del passaggio del lupo mentre nei punti più freschi e ombrosi vegeta la rara e bella campanula del Pollino, anch’essa da poco segnalata in zona. Ancora un brevissimo tratto nel bosco e finalmente saremo sui prati di vetta, dove a Giugno è possibile osservare la graziosa ed endemica achillea lucana, una piccola margherita che vegeta solo su alcune montagne dell’appennino meridionale. Una volta in cima (quota 1.652 mt. slm.) potremo ammirare gran parte del percorso appena seguito nonché il magnifico panorama verso il vicino monte Zaccana, il selvaggio Capillo, il monte Alpi, il Raparo, il Sirino, la catena del Pollino e la valle del Mercure, a sud la piana di Galdo, a nord l’alta valle del Sinni, i monti di Maratea ed il golfo di Policastro verso ovest che chiuderà virtualmente l’orizzonte ai nostri occhi. Il percorso di ritorno è per la stessa via.

“Niente esiste per più di un istante, tranne ciò che custodiamo nella memoria” (Sam Savage- Firmino).

Notizie utili:

  • L’incontro pre escursione, obbligatorio per i residenti a Matera, si terrà venerdì 17 Giugno alle ore 20.00, si raccomanda la puntualità, presso la sede di vico Lombardi n. 3 Qui saranno definiti gli autisti e le auto disponibili ottimizzando gli equipaggi.
  • Le prenotazioni all’escursione potranno essere effettuate telefonicamente entro la stessa data ai coordinatori o direttamente in sede, si darà la precedenza ai soci.
  • Per i non soci è previsto un contributo liberale di 6 € da versare il venerdi in sede contestualmente alla firma di liberatoria per la mancanza di assicurazione.
  • I soci verseranno il contributo liberale di 1 euro
  • I partecipanti devono osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori
  • L’Associazione ed i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero interessare i partecipanti all’escursione, prima, durante e dopo la stessa.
  • In caso di maltempo, l’escursione potrà subire variazioni oppure rinviata ad altra data.
  • Il percorso potrebbe essere cambiato dai coordinatori per sopravvenute esigenze organizzative

:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::

Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascun’escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.

:: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::

– Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Essere a conoscenza del presente regolamento ed accettarlo.