Foresta Mercadante (Cassano-Altamura)

Domenica 17 Marzo 2019

Direttori d’escursione

  • Michele Colonna (tel. 3297954639)
  • Gabriella Plati (tel. 3407002483)

Iscrizione

I responsabili saranno in sede dalle ore 20.30 alle 21.30 di venerdì 15 marzo per fornire ogni ulteriore chiarimento e prendere le adesioni. I non soci all’atto dell’iscrizione, dovranno compilare e consegnare agli accompagnatori il Modulo di Consenso al trattamento dei propri dati ai sensi dell’art. 23 del Dlgs 196/2003; Il modulo e la relativa informativa sono scaricabili dal sito della Sezione al link: http://www.caipotenza.it/documenti-eregolamenti/iscrizioni

Quota di partecipazione

Soci CAI: € 1,00 – Non soci: € 10,00. (quote base, modificare se presenti altre spese.)

Per i non soci la quota comprende l’assicurazione.

La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

Appuntamento e partenza

Appuntamento ore 8.30 alla Stazione Fal di Villa longo. Partenza ore 8.40.

Come raggiungere la località di partenza dell’escursione

Partendo da Matera imboccare la strada statale 99 direzione Altamura, arrivati ad Altamura prendere la statale 96 direzione Bari, dopo pochi km. al bivio per Cassano imboccare la strada provinciale 173 direzione Cassano-Foresta di Mercadante quindi imboccare la provinciale 18. Lasceremo le auto in un comodo parcheggio ed inizieremo l’escursione

Caratteristiche tecniche dell’escursione

Lunghezza                    ca. 12,00 km

Dislivello in salita         ca. 50 m

Dislivello in discesa     ca. 50 m

Tempo percorrenza       ca. 4,00 h (escluse le soste)

Difficoltà                      T (Turistica)

Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti.

Dopo circa 4 km e’ presente una fontana

mappa generale

Descrizione del percorso

Il percorso, molto suggestivo ed immerso nel verde, è ad anello e lungo circa 12 km, con la possibilità di allungarlo eventualmente grazie alla presenza di un articolato intreccio di sentieri molto agevoli. Non presenta significativi dislivelli. Si camminerà lentamente nella calma quiete della natura ristoratrice. Andremo a visitare dopo circa 4 km un eremo ed eventualmente ad ammirare una grande quercia secolare. Il pranzo sarà a sacco se potremo in una area attrezzata per i picnic ma, se sarà una bella giornata è possibile che i posti attrezzati non siano disponibili. In tal caso troveremo altri luoghi idonei.

La flora è costituita soprattutto da pini d’Aleppo, roverelle, cipressi, fragni, olmi, querce spinose, robinie etc. La fauna è rappresentata da rapaci notturni, cornacchie falchi grillai poiane ecc.

Descrizione del Luogo

alberi

La Foresta “Mercadante”

La Foresta (attualmente 1.300 ettari) sorse per difendere Bari dai ricorrenti disastri alluvionali. Settant’anni or sono furono completati i lavori di impianto della Foresta “Mercadante”, divenuta, ormai, “il polmone di Bari“. In questi ultimi tre decenni, molti progressi sono stati registrati, ma il più importante di tutti è stato la riconferma dell’interesse turistico, intimamente legato all’incremento della foresta che, con le assidue cure ed i pazienti lavori di tre generazioni, è diventata la maggiore attrattiva cassanese e merita, perciò, di essere meglio conosciuta ed illustrata.

Tutti sanno che ad occidente di Bari vi era la foce del torrente Picone che si impaludava nella zona tra la città e la penisoletta di San Cataldo; palude che agli inizi del ‘500 la Duchessa di Bari, Isabella Sforza-d’Aragona, cercò inutilmente di bonificare, facendo aprire opportuni sbocchi sul mare. Il torrente, serpeggiando attraverso i territori di Cassano, Sannicandro, Bitritto, Carbonara e Bari, sfociava nel centro dell’insenatura tra Bari e San Cataldo, dove aveva termine il muro della cinta daziaria eretto dopo il 1868 all’imbocco della via Nazionale per Foggia e Napoli. Il suo letto, lungo circa 35 Km, è costituito da una lunga successione di lame scavate nella crosta terrestre, ricche di prosperi vigneti. Ma l’incremento edilizio del XX secolo lo ha quasi completamente cancellato. La gravissima piena del 1567 cancellò tutte le opere eseguite nel tempo sotto una immensa coltre di fango e detriti. Così il “pantano”, divenuto più vasto, insidioso ed insalubre che mai, prese il nome di “Marisabella“, per ricordo dello sfortunato tentativo della Duchessa Sforza.

L’ alluvione del febbraio 1905 dilagò a Bari causando 18 morti e migliaia di disastri e senza tetto che richiamarono l’attenzione delle competenti autorità. Il flagello si ripeté, con nuovi elevatissimi danni ed altre vittime, nei giorni 3 e 5 settembre 1915; ma c’era la tremenda guerra con le sue pressanti necessità, ed il nuovo disastro diede origine solo a lunghe polemiche ed insufficienti mezze misure con le quali si tirò avanti fino al tragico 6 novembre 1926, quando un nubifragio mai visto, dopo aver spazzato l’inadeguata trincea di sbarramento, invase tutto il lato sud-occidentale del capoluogo, sommergendolo sotto una massa fangosa alta fino a 60 cm. e, purtroppo, con altri 19 morti e 50 feriti!

Il governo dell’epoca, prontamente prese a cuore la questione sotto tutti i suoi aspetti sociali, geografici, meteorologici ed economici, e sulle risultanze degli studi dei vari tecnici interessati, venne decisa la deviazione dell’infausto torrente. Con provvida sollecitudine, la Cattedra di Agricoltura di Bari e l’Ispettorato Agrario, d’intesa con il Comando del Corpo Forestale, approntarono il piano di esproprio del regio decreto 30-12-1926 n. 3287: “Provvedimenti da adottare per il bacino del torrente Picone, in dipendenza dell’alluvione nell’abitato e nella provincia di Bari, confinante a Nord con la provinciale Cassano-Altamura, ad Est con la località “Femmina Morta” ad Ovest con quelle di “Chiummo” (cioè piccolo) e “Monsignore”.

La foresta, che si spande in massima parte nell’agro cassanese e solo per un pezzettino in quello altamurano, dista quasi sette chilometri da Cassano e circa 35 da Bari. Successivi espropri hanno fatto salire il comprensorio di Mercadante dagli iniziali 1.041 agli attuali 1.300 ettari, divenendo, così, la prima e la più estesa fra quelle create nella provincia di Bari. Dalla preziosa monografia su Cassano dell’Alessandrelli, si apprende che nell’iniziale piano di esproprio, la tenuta più ricca ed importante era quella attorno alla masseria dell’Avv. Giuseppe Mininni (futuro assessore provinciale e presidente dell’Acquedotto Pugliese), comunemente denominata “Mercadante”: fu la prima ceduta all’Amministrazione Forestale, battezzando col suo nome la nascente foresta, già appartenente ad una antica famiglia altamurana.

Le varietà delle piante messe a dimora, vanno dai pini alpensis, pinea marittimi, ai cipressi comuni, piramidalis ed horizontalis; dalla roverella al quercis ilex (leccio), al pseudosuber (fragno) e alla spinosa (quercia); dal cedrus atlanticus, a quelle impiegate di recente: olmi, robinia, frassino, ormello, bagalaro, eucalipti, ecc. Le più vecchie ne hanno da 40 a 60 anni, dato che le prime piantate andarono distrutte dai, purtroppo, numerosi incendi, eufemisticamente classificati “spontanei” o “accidentali”.

Possiamo tuttavia affermare, con piena serenità, che la via della foresta “Mercadante” è la strada del benessere, non solo per Cassano e i cassanesi, ma per tutti coloro che gioiosamente la battono per poter respirare un poco di aria pura in ambiente sereno e piacevole, indispensabile per ritemprare le forze logorate dallo stress quotidiano.

sentiero natura 1
Equipaggiamento necessario

I partecipanti dovranno calzare scarpe ALTE da trekking.

Si raccomanda di portare nello zaino: pile, giacca a vento, mantella antipioggia, almeno una borraccia di acqua da un litro, il telefonino, pranzo a sacco.

Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.

I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari.

Si ricorda che è facoltà dei direttori d’escursione modificare il percorso anche durante l’escursione.

In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata

Note

Per tutto quanto non specificamente indicato nel presente programma si fa riferimento al Regolamento delle Escursioni della Sottosezione CAI di Matera che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.

OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI :

Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione,

Essere puntuali all’appuntamento,

Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione,

Attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dal responsabile, non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione,

Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già forniti di carburante.